La copertura geodetica è un tipo particolare
di copertura sportiva e consiste in una struttura metallica a geometria
spaziale modulare (aste e nodi) con la singola e/o doppia membrana sottostante
opportunamente tensionata e stabilizzata. I vantaggi di una copertura sportiva a
doppia membrana sono essenzialmente: la coibenza, con un importante riduzione
del coefficiente termico, una migliore abitabilità nelle stagioni intermedie,
una riduzione della formazione di condensa e una minore risonanza acustica.
La copertura geodetica è calcolata per il
sovraccarico di neve + vento + pretensione + peso proprio. La membrana di
questa copertura sportiva è confezionata in tessuto poliestere ad alta
tenacità, resistente alle intemperie, è posta sotto la struttura e tensionata
mediante catene e speciali dischi parastrappi, con innegabili vantaggi di
durata e con riduzione notevole del problema condensa.
La prima copertura geodetica fu costruita nel
1948 dal celebre designer Richard Buckminster Fuller. Il nome geodetica nasce
proprio dal fatto che questa prima struttura a forma di cupola rassomigliava
alla forma della Terra, quindi il geoide. La cupola di Fuller unisce alla
possibilità di coprire enormi aree, la leggerezza, la smontabilità e
l'economicità.
Le coperture geodetiche in acciaio per campi
sportivi rappresentano la grande alternativa alle tensostrutture con archi in
legno lamellare o ad archi in acciaio. I settori d’impiego di questo tipo di
strutture sono molteplici ed in particolare vengono utilizzate come coperture sportive.
Il maggior pregio delle coperture geodetiche è
proprio quello di poter coprire grandi luci, quindi campi sportivi di gioco,
senza aver la necessità di creare appoggi intermedi; una copertura geodetica
ipoteticamente potrebbe coprire qualsiasi lunghezza. È un tipo di copertura
sportiva adatta per campi sportivi comunali o privati, piuttosto che nei tennis
club, impianti natatori o centri di allenamento.
Queste coperture sportive trovano largo uso ed
impiego proprio per andare a coprire grandi superfici, addirittura in alcuni
casi più campi di gioco: tra i più comuni, campi da: pallavolo, calcetto,
tennis, basket. Le coperture geodetiche sono definibili come strutture leggere,
in quanto caratterizzate da una ossatura portante costituita da tubolari in
acciaio assolutamente leggeri.
La copertura geodetica viene realizzata
seguendo uno schema reticolare di tipo spaziale con irrigidimenti della maglia
interna; tutti gli elementi strutturali sono composti da aste tubolari con
sezione circolare, opportunamente dimensionate. All’estremità delle aste, per
consentirne il collegamento ai giunti di unione, vengono inseriti appositi
innesti filettati, i quali sono poi fissati ai giunti tramite bulloni. Questi
giunti vengono appositamente creati per garantire un perfetto innesto delle
aste, degli irrigidimenti strutturali e della maglia interna. La copertura
sportiva viene quindi saldamente ancorata a terra su una fondazione debitamente
predisposta perimetrale al campo sportivo realizzata in cemento armato. La copertura
geodetica è inoltre verificata anche rispetto alle normative antisismiche e
della spinta laterale del vento.
Questo tipo di copertura sportiva offre una duplice possibilità, corrispondente ad un interessante aspetto architettonico della stessa, ossia quella di lasciare la struttura portante a vista, installando il telo in pvc al lato interno, oppure, di impermeabilizzare tutto il reticolo metallico montando la membrana in pvc all’esterno.
Per la posa dell’erba sintetica per giardino
su terreno (o sabbia, ghiaia fine ecc), va livellata e compattata la
superficie. Anche in questo caso è possibile ancorare gli angoli del prato
sintetico con dei pesi (ad esempio dei vasi) oppure utilizzare lungo il bordo
dei picchetti per il fissaggio al suolo. Per impedire la ricrescita di erbacce
al di sotto dell’erba sintetica decorativa è sufficiente stendere un sotto
pavimento di TNT, Tessuto Non Tessuto, un prodotto facilmente reperibile in
qualunque mesticheria o nei bricocenter. Nel caso si debbano effettuare delle
giunte all’erba artificiale già posata è sufficiente tagliare le due estremità
in modo lineare ed effettuare una giunzione con nastro biadesivo telato, oppure
una banda geotessile ricoperta di uno strato di colla.

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